GRANI ANTICHI: aspetti genetici

Circa 10.000 anni fa l’uomo ha iniziato il processo di domesticazione di alcuni frumenti:

– diploidi, come il farro monococco (Triticum monococcum), e

– tetraploidi. Come il Triticum turgidum che ha due varietà domesticate, il farro dicocco e il grano duro (Triticum durum). Il farro dicocco – da cui discendono le varietà moderne, peraltro coltivate in quota limitata rispetto ad altri frumenti – era tra l’altro alla base della dieta degli antichi romani.

Il grano tenero (Triticum aestivum, grano esaploide) non ha invece alcun equivalente selvatico, poiché deriva dall’ibridazione di un farro dicocco domesticato con una pianta selvatica nota (Triticum tauschii).

Il miglioramento genetico, realizzato mediante incrocio e selezione, ha consentito di introdurre e stabilizzare alcuni nuovi geni e/o sequenze di controllo dei rispettivi genomi. Dal punto di vista nutrizionale il processo di selezione ha contribuito, nel corso di un lungo periodo di tempo, ad aumentare il contenuto di amido a discapito delle proteine.

I criteri di selezione delle cultivar moderne, nel XX secolo, sono stati improntati all’incremento delle rese e l’aumento della forza del glutine (da <100W a >300W, per abbreviare i tempi e ottimizzare la trasformazione industriale). Si è così ridotta drasticamente l’altezza della pianta (da 150-180 cm a meno di 50 cm), per concentrare nella spiga la sua potenzialità produttiva della pianta ed evitare l’allettamento.

 

 

Sensibilità al glutine, al grano e al glifosate

 

Il frumento è tuttora alla base dell’alimentazione in molti Paesi. Negli ultimi anni, le cultivar di frumento antico sono state poste all’attenzione generale poiché alcuni studi clinici ne hanno evidenziato le qualità nutrizionali e salutistiche.

La diffusione della celiachia, negli ultimi 70 anni, è associata con evidenza statistica – sulla base di studi presso le banche del sangue, prescindendo quindi dalla crescente attenzione alla diagnosi e dall’evoluzione dei suoi metodi – alla differente qualità del glutine contenuto nei grani moderni. (2)

L’esposizione a inquinanti ambientali e alimentari, vale la pena aggiungere, ha sicuro impatto sul microbioma. Come si è già riportato in relazione ai pesticidi e gli erbicidi, tra i quali il glifosato ad esempio.

La relazione causale tra esposizione a glifosato e l’occorrenza della celiachia è stata tra l’altri dimostrata nei due studi del MIT (Massachusetts Institute of Technology) citati nel nostro ebook gratuito ‘OGM, la Grande Truffa’.

 

NELL’ARTICOLO ORIGINALE:

– Glicemia e insulina

 – Nutrizione, salute e microelementi

– Cultivar di frumento e microbioma

– Grani antichi, sindrome del fegato grasso ed effetti anti-infiammatori

– Colesterolo ematico, sindrome dell’intestino irritabile

 

Articolo originale:

https://www.greatitalianfoodtrade.it/salute/grani-antichi-vs-grani-moderni-e-salute-rassegna-scientifica