I GRANI ANTICHI E IL MICROBIOTA INTESTINALE

Il ruolo dei grani antichi nella dieta e l’incidenza delle condizioni del microbiota intestinale sono stati oggetto di uno studio scientifico multidisciplinare, condotto da un pool di ricercatori di diversi Enti di ricerca italiani e pubblicato pochi giorni fa sulla rivista “Digestive and liver disease”.

La ricerca dal titolo “WHOLE-meal ancient wheat-based diet: Effect on metabolic parameters and microbiota”, è stata condotta all’interno di un convento di clausura nel palermitano, utilizzando le suore per i test programmati. Ventinove di esse sono state divise in due gruppi e sottoposte a due diversi regimi alimentari, per due periodi di tempo successivi (30 gg), intervallati da un periodo di wash out.

I due regimi alimentari a confronto prevedevano l’utilizzo di derivati del frumento: nel primo veniva utilizzata la varietà moderna “Simeto”, mentre nel secondo venivano utilizzati prodotti provenienti dalla trasformazione delle varietà antiche siciliane “Timilia”, “Margherito” e “Russello”. Alla fine di ognuno di questi periodi di diversa alimentazione, le suore sono state sottoposte a esami per il controllo dei principali parametri ematologici e del microbiota.

I risultati della ricerca mostrano che alla fine del periodo sperimentale è stata riscontrata una significativa riduzione di ferro, ferritina, creatinina, sodio, potassio, magnesio, colesterolo totale, colesterolo LDL e HDL e acido folico e di contro un incremento della presenza di enterococchi coltivabili, batteri lattici e anaerobi totali.

La capacità complessiva del microbiota intestinale di metabolizzare i carboidrati è aumentata dopo il periodo di dieta contenente prodotti a base di cereali antichi.

In definitiva lo studio ha dimostrato, una volta ancora, gli effetti benefici derivanti da una dieta comprendente farine di grano antico integrale non raffinato.

 

Articolo originale: https://www.altropensiero.net/la-lezione-del-microbiota-tra-le-suore-di-clausura/