I Grani antichi e la ricerca scientifica

I grani antichi non appartengono né alla mitologia bucolica né al marketing creativo di qualche operatore spregiudicato. Rappresentano invece il frutto di una ricerca scientifica tuttora in corso, che si basa sull’indagine delle tradizioni rurali nel Mediterraneo. Con particolare riguardo alle Regioni del Meridione italiano. L’interesse condiviso è infatti quello di procedere a:

– identificazione delle sementi, anche in vista della loro doverosa tracciabilità,

– analisi delle differenze genetiche e qualitative tra i diversi grani antichi, nonché tra questi e i c.d. ‘grani moderni’,

– valutazione dei benefici che possano derivare dalla loro coltivazione sui terreni vocati.

Gli obiettivi di tale ricerca sono strettamente legati ai c.d. Sustainable Development Goals (SDGs), inseriti dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in Agenda ONU 2030. La filiera agroalimentare ha infatti un ruolo protagonista, come si è visto, nelle trasformazioni necessarie al progresso della civiltà umana.

Si aspira anzitutto a promuovere produzioni e consumi sostenibili, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 12. i quali trovano la migliore espressione nel sistema biologico. Senza trascurare le esigenze di garantire la effettiva sostenibilità delle produzioni che pur non seguano tale metodo.

Il cambiamento climatico, del resto, può addirittura venire mitigato grazie alle coltivazioni bio di grani antichi. Le quali, come dimostrato in un recente studio scientifico spagnolo, sono in grado di catturare in atmosfera più carbonio di quello emesso nelle attività legate ai loro interi cicli di produzione.

Caratterizzazione dei grani antichi siciliani, lo studio del CREA

Leggi l’articolo originale: https://simenza.it/caratterizzazione-genetica-dei-grani-antichi-siciliani-studio-scientifico/