Nei giorni scorsi la Procura argentina ha raccomandato la sospensione della risoluzione dell’ottobre 2020, che autorizzava la semina e la commercializzazione del grano HB4, il grano transgenico sviluppato dalla società Bioceres e attualmente in attesa di approvazione in Brasile, principale importatore di grano dell’Argentina, segnalando la completa assenza di analisi sull’impatto ambientale che questo grano OGM ha sulla salute delle persone e sull’ambiente.

Il grano transgenico HB4 è stato “progettato” per resistere alla siccità.

Per raggiungere quest’obiettivo è stato inserito un gene che lo rende resistente al glufosinato di ammonio, un pesticida potenzialmente più tossico e cancerogeno del glifosato, formulato tristemente famosi per i suoi effetti nocivi sulla salute e per il sospetto (ormai fondato) di essere cancerogeno.

Proprio in questi giorni, è stata pubblicata, da un pool di ricercatori italiani, sulla rivista scientifica “Digestive and Liver Disease”, una ricerca dal titolo “WHOLE-meal ancient wheat-based diet: Effect on metabolic parameters and microbiota”, che dimostra ancora una volta gli effetti benefici derivanti da una dieta comprendente farine integrali di grani antichi.

L’alimentazione a base di prodotti realizzati con queste farine ha segnalato una significativa riduzione del contenuto di ferritina, creatinina, colesterolo totale, colesterolo LDL e HDL e acido folico.

Ma ancora più importanti si sono rivelati gli effetti positivi sulla capacità del microbioma intestinale di metabolizzare i carboidrati, aumentandone l’efficienza e la funzionalità.

Articolo integrale e fonte originale: https://www.altropensiero.net/chi-si-fida-del-cibo-ogm/